Apicoltura
COpAPS è attiva anche nell’apicoltura con il codice IT057BO264 dell’Anagrafe Apistica Nazionale.
Le nostre arnie sono costruite presso la nostra falegnameria sociale, utilizzando solo legno non trattato con sostanze tossiche. Sono posizionate in apiari lontani da fonti inquinanti, come la collina di Tizzano e al Parco della Chiusa a Casalecchio di Reno, via di Colliva e nei nostri campi biologici a Sasso Marconi.
Le api sono responsabili dell’impollinazione del 70% delle colture commestibili del pianeta. Dal nettare dei fiori e dalla melata degli alberi, le api producono il miele che conservano nel nido, per sfamare la famiglia. Durante questo incessante lavoro di raccolta del nettare, le api trasportano inconsapevolmente anche il polline dei fiori, che rimane attaccato alla peluria che ricopre il loro corpo. Di fiore in fiore impollinano milioni di fiori, coltivati e selvatici, consentendo la conservazione della biodiversità.
Fare apicoltura significa dare una casa agli sciami e prendersi cura delle famiglie. Questo è un gesto ecologico che rispetta e supporta gli ecosistemi locali e il pianeta stesso, soprattutto in un momento in cui l’incertezza climatica mette in difficoltà le api, alternando periodi di carestia di fiori, siccità e piogge continue. Inoltre le api sono delle sentinelle ambientali: prosperano se l’ambiente è sano e poco inquinato da sostanze pericolose come fitofarmaci e antiparassitari.
In caso di produzioni abbondanti di nettare, l’apicoltore posiziona sulle arnie i melari, cassettini appositi che le api riempiono con il miele in eccesso che non ci starebbe nel nido. miele. I melari quindi contengono esclusivamente miele in eccedenza, che non servirà alla colonia nell’inverno successivo; questo è il miele che viene raccolto dall’apicoltore più volte, se la stagione lo consente, da aprile a settembre.
A seconda delle annate si produce sempre miele diverso per tipologia, perché racconta l’andamento stagionale e il susseguirsi, o meno, delle fioriture.
