Mai come in questi ultimi due anni si è parlato di scuola all’aperto: durante l’emergenza Covid-19, con la ripresa delle scuole ed il successivo stabilizzarsi della situazione generale.
I giardini ed i cortili scolastici hanno lentamente ripreso vita: da aridi galoppatoi per bambini affamati di aria e movimenti in libertà, la recente attenzione li ha trasformati in luoghi più belli, ma soprattutto, pieni di opportunità di apprendimento e crescita personale. Tanti dirigenti scolastici illuminati, aiutati da insegnanti, collaboratori e genitori coraggiosi, hanno riscoperto l’importanza dell’educazione all’aria aperta e si sono prodigati per creare delle nuove “aule” nei giardini delle scuole, dove i bambini possano fare lezione all’aperto e in tutta sicurezza.
COpAPS, con la sua falegnameria sociale proponeva già alcune soluzioni per realizzare le aule all’aperto, ma le numerose richieste ci hanno sollecitato a diversificare ulteriormente le nostre proposte. In questi due anni abbiamo progettato e realizzato aule di diverse tipologie: arene e teatri, orti in terra e rialzati, percorsi sensoriali e motori, tavoli, sabbiere, cucine e sedute per i più piccoli. I giardini scolastici, grazie alle mani ed alle idee dei nostri ragazzi, sono così diventati luoghi da vivere pienamente in cui osservare la natura, lavorare la terra, giocare, nascondersi, sperimentare con il proprio corpo lo spazio circostante. Insomma Apprendere, ma in modo diverso e più efficace, perché mediato dai sensi e dalle emozioni!
Come nasce un progetto COpAPS? Per una progettazione efficace e che risponda appieno alle richieste delle scuole, partiamo sempre dal sopralluogo, in modo da adattare le proposte alla conformazione del terreno e all’esistente. In fase di progettazione ci concentriamo su questi principi: flessibilità (i manufatti possono avere più possibilità di utilizzo), modularità (i componenti sono diversamente aggregabili e accessoriabili) e soprattutto riduzione degli scarti. Partendo direttamente dalla scelta e dalla lavorazione dell’albero, disegniamo e realizziamo manufatti personalizzati, contraddistinti esteticamente dalla forma della sezione del tronco. Le forme e le misure dei manufatti vengono così adattate al materiale che lavoriamo, rispettandone la natura, le venature ed i giochi cromatici.
Nelle diverse fasi del lavoro poniamo molta attenzione ai risvolti ambientali delle soluzioni costruttive adottate: il legno che utilizziamo ha origine e tracciabilità certificate. Quando è possibile, prediligiamo legni autoctoni provenienti dalla filiera corta “COpAPS Manutenzione verde/Falegnameria Sociale”: le nostre squadre operano abbattimenti e potature in aree verdi pubbliche e private. Gli operai conferiscono i tronchi degli alberi così recuperati direttamente in falegnameria, dove il legno viene selezionato e destinato a lavorazioni diverse.
Nella falegnameria, sotto la supervisione del nostro falegname e degli educatori, operano i nostri beneficiari: giovani adulti con disabilità psichica medio-grave, inseriti nel servizio Percorsi Verdi di COpAPS, e i tirocinanti, sostenuti dal 5xMille. Sono loro che lavorano il legno, rigenerano gli scarti e ne fanno prodotti. Questa fase di lavorazione e la successiva di posa in opera sono fondamentali per la nostra realtà, perché rendono concreta l’inclusione lavorativa di persone svantaggiate, mission di COpAPS.
Completate le aule all’aperto, inizia la nuova fase di vita dei giardini!
Le aule si popolano di bambine e bambini. Passata l’emozione iniziale di avere il cielo per soffitto e la terra come pavimento, per tutti, grandi o piccini che siano, è davvero piacevole e molto stimolante seguire le lezioni all’aperto. La luce naturale, l’aria, il sole o l’ombra, le foglie degli alberi, il canto degli uccelli e degli insetti, le stagioni che cambiano, le tracce degli animali di passaggio: sono tutti stimoli di cui i bambini possono riappropriarsi grazie alle aule all’aperto.
Se poi la scuola si è dotata di un orto didattico, allora quei bambini saranno doppiamente fortunati. Perché l’orto a scuola non è un’aula all’aperto come le altre, è un grandissimo laboratorio di inclusione, che permette di sperimentare la fatica insieme agli altri, di condividerla. E la fatica che si fa lavorando è fatica sana, che accomuna chi ha faticato e lascia soddisfatti del lavoro svolto. Tutti i bambini, anche quelli con difficoltà, trovano nell’orto le attività e i tempi a loro più congeniali. Le differenze si annullano nella fatica.
Collaborare insieme per ottenere dei risultati, raccogliere i primi prodotti, creare un gruppo, diminuire le differenze e contrastare l’emarginazione: ecco i piccoli grandi traguardi per un orto scolastico ben riuscito. E come Cooperativa per Attività Produttive e Sociali non possiamo che essere felici di promuovere l’inclusione sociale anche tra i più piccoli!